IL RITORNO DI ZAP di Goo

Senza ombra di dubbio ci si trova di fronte ad un grande lavoro...
collocarlo in categorie non è certo semplice a meno che non lo si inquadri in un ampio contesto cyber-glam-industrial.
Zap è un "one man band" e l'artefice di tutto è per l'appunto ZAP...
in questo lavoro compaiono guest provenienti da Voltage, Arsiopes e ZippaPao Snuff Project...
Vi scrivo alcune impressioni...

"Physically and mentally played" potrebbe far parte di una collana di libri intitolata "convulsioni da non perdere"... nessun'altra definizione mi viene in mente per un brano duro dove la cattiveria e l'animo oscuro, che si lasciavano sbirciare dalla copertina del demo (la grafica in bianco e nero è decisamente accattivante), prendono vita... Chitarre pesanti suono compatto e riff trainanti, batteria (rigorosamente programmata) complessa nei suoni, ci sono stacchi che danno i brividi. Al primo ascolto "Plastic whore customer" si fa notare grazie agli incastri delle voci ed ai goduriosi gemiti che comunque lasciano spazio a robustissime chitarre, assolo efficaci e ad una folle linea che apre spazio all'immaginazione più perversa... Nonostante i molteplici stacchi il brano mantiene una linearità che permette alle voci effettate in modo fluido di permeare l'interno della propria fantasia.

"Acif al aviv - from Bagdad to Venus": traccia ossessiva e roboante, senza sprechi di roboanti idee, con aggiunta di "preghiera" cantilenata alla fine... con un piacevole titolo da leggere al contrario. "Arlequin"... potenza e rabbia caratterizzano una track, a dispetto del titolo, non proprio carnascialesca... Questa è la prima traccia cantata da Zap ed il risultato è ottimo. "A toast before the end": ancora un brano con un bel pacco effetti sulla voce, viscido e suadente si attacca alla pelle... l'ho appena finito di ascoltare e non ricordo quasi nulla del brano ma lo sento addosso, sicuramente è la track più melensa del cd. "Faireis & chainsaws" è un intro???...beh comunque è fondamentalmente inutile e per questo da me molto apprezzata. Un brano "commerciale" ci doveva pur essere, e "The rest song" fa al caso... esplode il solismo, un po' di base saltellante, e così si fanno contenti tutti... progghettari d'ogni categoria, metallari (anche di ultima generazione... avete presente il metal con "NU" davanti?) e commerciali del tipo... senti che produzione!!! ...che effettivamente in questo demo è molto buona.

"I was made for lovin' you" fantastica rielaborazione di un classico dei Kiss, ma a me non piaccio i Kiss, quindi non è il caso che esponga ulteriormente. "Ordalia": voci sussurrate e cattiveria alla base del brano. "Stars are waitin'" mi ha spiazzato, non me l'aspettavo una dolce ballad in un cd come questo coinvolgente. ZapDemo2001 è sicuramente un lavoro valido pieno di ottime prospettive, sia per quello che riguarda l'elaborazione dei suoni sia per l'aspetto compositivo... Le chitarre strizzano l'occhio ai Death SS, gli effetti sulle voci le rendono sinuose nonostante i tagli metallici in alcune canzoni Le programmazioni sono ottime e gli effetti digitali dominano... Sicuramente Zap ha bene in vista il mondo che va da Ziggy Stardust a Marilyn Manson, passando per i Queen... La mia ultima battuta è questa: Zap ci sa fare e questo demo ne è la prova, buon ascolto!